Più conosciuti che nel passato, i Disturbi del Comportamento Alimentare fanno molta paura, soprattutto quando si tratta di anoressia, quella forma di disagio per cui si è portati a non mangiare o ad essere molto selettivi sul cibo.
Ci sono anche altre forme in cui, all’opposto, non si riesce a controllare la quantità di cibo che si ingerisce e si tende ad esagerare, senza riuscire a fermarsi.
Si tratta sempre e comunque di un sintomo complesso, che non riguarda la pigrizia o la forza di volontà, come spesso mi viene riferito, ma di un disagio psicologico più profondo, che quasi sempre coinvolge l’intero nucleo familiare.
Ecco perché nella
mia esperienza, lavoro sempre in Equipe: Psicologo, medico / nutrizionista e figura psichiatrica se serve.
Nei casi più seri, si collabora con le strutture del territorio, per organizzare un ricovero in una struttura dedicata.
L’approccio è integrato, sia rispetto ai professionisti che partecipano, sia nel metodo di lavoro: la famiglia è sempre coinvolta, perché è al tempo stesso parte sofferente e risorsa imprescindibile.